di Manuela Rossetti - Maurizio Guiducci
Pubblicato su Work Dogs

Passeggiando per posti pubblici con al guinzaglio il proprio Siberian Husky può capitare di sentire i più svariati commenti in merito al carattere e ad altre caratteristiche di questo cane: commenti vari nel numero ma sempre gli stessi per i contenuti. Capita al parco dove portiamo a sgambare i nostri Siberian, in un negozio, così come ad un'esposizione canina, dove il pubblico, attirato dal fascino che ancora questo cane continua ad avere sui più, fermo accanto alla gabbia dei Siberian in attesa di sfilare, si racconta le proprie convinzioni su questa razza canina. Spesso è gente che non ha neppure un cane, alle volte sono persone con una passata esperienza col Siberiano. Le leggende metropolitane su questi cani sono molte, spesso negative; cerchiamo di vedere perché. Come mai il rapporto con l'uomo occidentale (nello specifico in Italia) di questi affascinanti nordici è così, se non difficile, contraddittorio?



SE UNA RAZZA E' DI MODA

Il Siberian Husky ha avuto un'esplosione di popolarità, addirittura dirompente, all'inizio degli anni novanta: le iscrizioni al LOI nel giro di sei anni passano da 873 ('88) a 6432 ('94 e massimo storico in Italia per questa razza), in un continuo crescendo. Questa potrebbe essere una prima chiave di lettura. Quando esplode una moda, della gran massa di persone interessate, solo un piccolo numero ha motivazioni reali; per spiegarci meglio, la maggior parte delle persone che hanno scelto un Siberian Husky come compagno, probabilmente, non aveva l'esigenza reale di adottare un cane. E quando un qualcosa è di moda, tutti diventano esperti: ricordate "Azzurra" e l'"Americas Cup"? Eravamo tutti un popolo di velisti e quell'estate le scuole veliche fecero buoni affari. Così se il rapporto col Siberiano nasce da presupposti non validi non può che naufragare. Questo vale per qualsiasi razza canina. Inoltre l'avvicinarsi ad una razza sotto il solo stimolo della popolarità porta spesso a non valutare gli aspetti fondamentali del cane che stiamo per scegliere. Le nostre esigenze si sposeranno al suo carattere? Sapremo noi adattarci al nuovo venuto? Troppi acquisti a cuor leggero e fallimenti inevitabili. Il carattere del Siberiano è poi un carattere particolare. Intanto questa razza è molto lontana dalla nostra considerazione culturale che abbiamo del cane. Guardia, difesa o caccia; spesso il commento è: si, bello ma a che serve? Molti considerano stupido il Siberian semplicemente perché questi è festoso con gli estranei e non mostra nessun atteggiamento di difesa del territorio! L'uomo occidentale ha poi spesso un atteggiamento che oseremmo definire tolemaico; la presunzione di essere al centro e di poter dominare la "natura" lo porta a "pretendere" dal cane atteggiamenti che il cane difficilmente potrà dare. E se il cane è un Siberian Husky i problemi saranno ancora maggiori. La natura non è buona o cattiva, intelligente o stupida; essa è.

"NATURA DI LEOPARDO - MIO SIGNORE - COSA TURBA IL GUARDIANO?" (E. Dickinson)

Azzardando una velocissima analisi storico-antropologica, la dicotomia consumatasi tra uomo moderno e natura con l'avvento del cattolicesimo, interessante in merito a quest'argomento è l'articolo di Mauro De Cillis pubblicato su Work Dogs 98, porta spesso i proprietari lontano dalla comprensione dell'essere a quattro zampe. Il Siberian Husky come peraltro gli altri nordici, è uno dei cani più vicini ai primi canidi selvatici che incontrarono l'uomo; il Siberian paga lo scotto di essere il più famoso. Questo quid di selvatico lo pone spesso al di fuori della sfera di comprensione del suo compagno-uomo moderno. E se da un lato l'antropomorfizzazione del cane non aiuta certo, la contrapposizione a qualcosa che non riusciamo più a comprendere rende impossibile il corretto rapporto col "nostro" cane. Così il Siberian Husky è un cane che scappa (ma c'è capitato di vedere persone rincorrere i propri pastori tedeschi!), è testardo, stupido, non può vivere senza l'uomo, è appiccicoso e traditore, non si affeziona, fa mille danni se lasciato solo e chi più ne ha più ne metta. L'uomo è un animale culturale, quella con il cane è stata per millenni una simbiosi mutualistica, in cui ognuna delle due specie ha ricavato vantaggi dall'altra; e se prima il riparo ed il cibo al cane erano dovuti per la difesa dell'accampamento o per l'ausilio nella caccia, ora il semplice ritorno emozionale dovrebbe bastare. L'uomo è un animale culturale e questa dicotomia con la natura può essere aggirata, forse in parte recuperata, con tentativo d'adattamento al suo compagno "selvatico" addomesticato. Spogliarsi di quegli adattamenti che antropomorfizzano il cane rendendolo il bambino mancato. Relazionarsi al cane tenendo presente il suo comportamento innato. Il cane ha degli schemi, degli istinti, dei "caratteri" selezionati dallo stesso uomo per i suoi scopi, ben precisi. La corretta comprensione di ciò ed il conseguente nostro adattamento a questa situazione possono essere la corretta chiave per un buon rapporto. Il Siberiano è una animale di branco, ha un'innata propensione al traino selezionatagli dall'uomo, non ha mai avuto un territorio o mandrie da difendere per gli uomini, dagli uomini. E' cane non di un solo padrone e se necessario sa cacciare per se. Trasformare il nostro salotto in un pezzo di Siberia? Non è poi così impossibile, almeno in senso figurato!

UN BRANCO MISTO

Prima di andare avanti e prima di iniziare la nostra avventura con un Siberian Husky però interroghiamoci, sia noi sia la famiglia-branco di cui il cane andrà a far parte. Nel considerare la convivenza con un Siberiano non possiamo prescindere dal valutare correttamente il branco misto che dovrà crearsi con lui. In questo branco dobbiamo inserire anche eventuali animali già presenti, perché se è vero che il Siberian Husky è un abile cacciatore, è pur vero che l'eventuale gatto del suo branco creerà un legame pacifico e gerarchizzato (non per questo cesserà d'essere aggressivo con gli altri gatti!). Necessità di un Siberian Husky è il non rimanere troppo tempo solo e sarà necessario che con lui spesso ci sia la presenza di un membro della nostra famiglia, gatto compreso. Avremo del tempo, del nostro tempo da dedicargli? Siamo persone abbastanza dinamiche da creargli situazioni "vicine" al suo lavoro originario? E soprattutto sapremo essere dei coerentissimi capobranco che sapranno fissare delle regole e mantenerle? Il Siberian Husky è un cane che necessita di scaricare la propria energia vitale e curiosità in lunghe passeggiate al nostro fianco ed in sfrenate corse nei parchi ed in campagna (attenzione alla vicinanza delle strade). Se siamo persone sportive avremo la possibilità d'intraprendere qualche attività agonistica al suo fianco (dog trekking, bike dog), in ogni caso potremo osservare quanto il nostro Siberian ami di più correre imbragato e legato di fronte a noi piuttosto che libero. L'istinto innato al traino è così forte che un Siberian con la sua imbragatura sembra quasi ci sia nato; la gran voglia di tirare e l'innato istinto di seguire una pista, foss'anche un sentiero in una pineta. La nostra coerenza ed "autorità" riconosciute dal cane e che mai dovranno venir meno sono l'ultimo ed indispensabile requisito. Il nordico per sua stessa natura, ma anche perché animale di branco, deve sentire nel suo uomo quella coerenza che saprà guidarlo anche in situazioni al limite, le stesse che in un deserto di ghiaccio consentivano, dopo una battuta di caccia, un sereno ritorno al villaggio. E' necessario fissare delle regole anche semplici, compatibili col carattere del Siberian Husky e coerentemente farle sempre rispettare. Le sgridate (ma questo vale per tutti i cani) andranno effettuate immediatamente a ridosso d'eventuali misfatti, come pure lodi poiché nessun cane è in grado di collegare due eventi temporalmente distanti. Questo è ciò che il cane chiede, ciò che il cane comprende; rassicurato dalla presenza di un sicuro capobranco avrà atteggiamenti equilibrati e sarà attento alle nostre richieste. Non avremo mai, né potremo pretenderlo, un simil pastore tedesco che ci cammina al ginocchio ma un cane in ogni caso perfettamente gestibile. E, se sapremo assaporare l'istintualità che è in noi, come nel nostro Siberiano, la selvaticità del Siberian Husky che tante leggende negative ha generato diverrà la sua più importante dote. E forse avremo imparato qualcosa in più. In fin dei conti, nel mondo moderno, la simbiosi tra i due esseri potrà essere reinterpretata su questo nuovo piano.

Oggi vi proponiamo...

  • Estate da... cani

    Tipici dell'estate sono alcuni problemi più o meno gravi; ecco un piccolo vademecum: Parassiti esterni (pulci e zecche): ricordatevi i trattamenti antiparassitari. Le zecche possono veicolare anche gravi malattie sistemiche (erlichiosi, rickettsiosi, borreliosi...). Le pulci, oltre a poter provocare delle fastidiose dermatiti e trasmettere anch'esse alcune malattie, veicolano diverse specie di tenie. Il riferimento sarà sempre il vostro veterinario. Ricordate che gli antiparassitari a base di permetrina sono TOSSICI per i Gatti . Filariosi cardiopolmonare : nelle zone a rischio continuate con la profilassi indicatavi dal vostro veterinario. Utili anche gli insetticidi repellenti (a base di permetrina - stessa nota in merito alla tossicità per i gatti).

    Leggi tutto …

 

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