di Maurizio Guiducci
Pubblicato su Ti Presento il Cane

Breve articolo sulla manifestazione tenutasi in sostituzione della traversata dei Simbruini del 2007 in sleddog, annullata per mancanza di neve.

Il 18 di febbraio doveva, a Campaegli, Cervara RM, concludersi la traversata non agonistica in sleddog, di 4 giorni, attraverso il Parco dei Simbruini organizzata da Cani Avventura. Doveva, poiché la pessima stagione ci presentava un paesaggio spoglio di neve.

La manifestazione aveva avuto i patrocini dell’Ente Parco, della X Comunità Montana, della Forestale, dei comuni di Cervara e Vallepietra e della Delegazione Romana del CONI. Ma forse, visto l’andamento meteorologico, c’era mancato il patrocinio più importante. Non ci siamo persi d’animo e, testardi, per il giorno del previsto “arrivo” abbiamo organizzato comunque “qualcosa” sullo sleddog, riuscendo a sfruttare la scarsissima neve. Così presso il galoppatoio di Campaegli, le Alpi di Roma, ci siamo ritrovati, uomini e cani, per una giornata sulla falsariga degli “incontri sullo sleddog” che già organizziamo da tempo su questo stesso territorio. Giri di slitte, foto della passata edizione della traversata, proiezione del filmato realizzato su questa da Natura Avventura che, con una sua guida, avrebbe dovuto curare la logistica pure di questa edizione e presente anch’essa con un suo stand.
Obiettivo primario di Cani Avventura è sempre stato quello di divulgare ed avvicinare più gente a queste attività che molti non sanno possibili anche con un solo cane. Ed il primo spettacolo dello sleddog è proprio il vedere la gioia degli animali sin da quando sono portati allo stake out. La loro voglia innata ed incoercibile alla corsa. La frenesia all’attacco e prima di una partenza; il “panico” degli animali lasciati a riposo. E la gente si avvicina e chiede, alle volte neanche comprende il perché di tanta euforia. Il cane esiste perché selezionato al suo lavoro. E prova gioia nel suo compito che per lui è solo gioco. Giochiamo anche noi, e tanto; facciamo la “fatica” più grande nell’attaccare questi animali prorompenti nella loro espressività. Partiamo e voliamo con loro in quello che questa volta è stato solo un semplice carosello. Molto apprezzato dai presenti e, soprattutto, dai bambini che hanno avuto a turno la possibilità d’essere ospiti nel basket delle slitte per vivere quest’esperienza in soggettiva. Mostriamo attrezzature e rispondiamo a domande. Ricordiamo che anche col proprio compagno di tutti i giorni si può iniziare un’avventura. I giri si susseguono. La traversata non c’è stata quest’anno, ma un pochino soddisfatti lo siamo lo stesso.