di Omero
Argo rivede Ulisse dopo vent'anni, dall'Odissea

Testa di Odisseo

...Così dicen tra lor, quando Argo il cane, / ch'ivi giacea, del paziente Ulisse, / la testa ed ambo sollevò gli orecchi. / Nutrillo un giorno di sua man l'eroe, / ma corne, spinto dal suo fato a Troia, / poco frutto potè. Bensì condurlo / contro i lepri ed i cervi e le silvesttri / capre solea la gioventù robusta. / Negletto allor giacea nel molto fimo / di muli e buoi sparso alle porte innanzi, / finchè i poderi a fecondar d'Ulisse,

/ nel togliessero i servi. Ivi il buon cane, / di turpi zecche pien corcato stava. / Com'egli vide il suo signor più presso, / e, benchè tra que cenci, il riconobbe, / squassò la coda festeggiando, ed ambe / le orecchie che drizzate, avea da prima, / cader lasciò: ma incontro al suo signore / muover, siccome un dì, gli fu disdetto. / Ulisse riguardatolo, s'asterse / con man furtiva dalla guancia il pianto...

Oggi vi proponiamo...

  • La paura dei botti di Capodanno

    La fine dell'anno si avvicina e, per molti proprietari, l'incubo dei botti di Capodanno. Generalmente non ci pensiamo poiché il problema non ci si è mai presentato. Da noi i cani, oltretutto in branco (ed il comportamento del cane in un branco spesso lo vediamo diverso da quello del singolo animale nel branco misto coll'uomo) sono molto abituati agli spari -sic- dei cacciatori. E' però possibile che un cane tema in maniera eclatante (ad arrivare ad una reazione fobico/ansiosa ) i "botti".

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