di Marco Polo
Da "Il Milione"
...Ora vi conterò della grande abondanza de' buoni cani ch'hae lo gran sire.
Egli è vero che 'l Gran Cane hae due baroni gli quali sono fratelli carnali, che l'uno ha nome Baia (Baian) l'altro Manga (Mingan); egli sono chiamati Tinuci (Cinuci), cioè a dire "quegli che tengono gli cani mastini". Ciascuno di questi fratelli hae diecimila uomeni sotto sé, e tutti gli diecimila sono vestiti d'un colore, cioè vermiglio e biodo.
E tutte le volte ch'egli vanno col gran sire a cacciare, si portano quelle vestimenta ch'io v'ho contate; e di questi diecimila n'hae bene duemilia che ciascuno hae un gran mastino con seco, o due o più, si che è sono una grande moltitudine. E quando il gran sire va alla caccia mena seco l'uno di questi due fratelli con diecimila uomeni, e con ben cinquemila cani dall'una parte, e l'altro fratello si è dall'altra coll'altra sua gente e cani; e vanno sì di lungi l'uno dall'altro, che tengono bene una giornata o più. Egli non truovono niuna bestia salvatica, che non sia presa. Egli è troppo bella cosa a vedere questa caccia e la maniera di questi cani e di questi cacciatori: ched io vi dico che, quando il gran signore va co' suoi baroni uccellando, vedesi venire attorno di questi cani cacciando orsi, porci e cavriuoli e cerbi e altre bestie, e d'una parte e d'altra; sì che è bella cosa a vedere.