di Stefano Benni

Deodato, lo sfigato della compagnia, racconta il morso ricevuto dal cane più buono del mondo.

La compagnia dei celestini - Stefano Benni

...Su questo braccio vedete la cicatrice del morso di un cane. Questo cane, di nome Benigno, era il cane più mite del quartiere. In dodici anni di pacifica esistenza mai, neppure provocato o torturato dai monelli del quartiere, aveva emesso più di un ringhietto di protesta. Ma quella mattina nevicava e io indossavo guanti gialli e blu.

Vidi Benigno venirmi incontro scodinzolando nella neve, e come spesso facevo, lo carezzai. Il suo muso si trasformò in quello di una tigre, e mi azzannò. Solo dopo una seduta di cinoipnosi tenuta dal dottor Walmer, ex-psicanalista ora veterinario del quartiere, Benigno rivelò il motivo del suo raptus. All'età di giorni venti era stato chiuso in un sacco e buttato nel fiume insieme ai suoi sette fratellini. Il sacco si era rotto e il solo Benigno si era salvato. Ebbene il malvagio affogatore era un uomo che portava guanti di lana gialli e blu! Così rivedendo i miei del tutto uguali, Benigno rivisse nel suo peloso inconscio il trauma infantile e si vendicò. Mi trascinò per venti metri, prima che mi liberassero...

Oggi vi proponiamo...

  • Che cos'è un pedigree

    Il pedigree (questo sconosciuto). Sì, vabbé, ma cos'è un pedigree? Intanto cominciamo col dire quel che non è: non è certo un documento aristocratico che indica l'alto lignaggio e l'esclusività del cane. Insomma, il pedigree non è l'attestazione del quarto di nobiltà magari da esibire in società come un gallinaccio. È un documento tecnico. Il certificato genealogico, si chiama anche così, come prima cosa ci indica appunto la genealogia del cane (i suoi antenati) oltre ai suoi dati identificativi (tra cui il microchip, la data di nascita, il proprietario, l'allevatore), i controlli fatti (ma questo sarebbe migliorabile) e gli eventuali risultati degli ascendenti nelle valutazioni tecniche, l'appartenenza alla sua razza. Dal pedigree è possibile capire se c'è un lavoro ragionato dietro al cucciolo, un'idea di massima sul livello di consanguineità, se si tratta di accoppiamenti a caso o no. Il pedigree di per se non può però promettere un cane in assoluto corretto (quello è legato appunto al "lavoro" che c'è dietro) e chi lo dice forse racconta balle. Questo certificato, soprattutto, attesta, ed è l'unico valido, che l'animale è appartenente a quella razza. Un cane, anche se...

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