Femmina e cucciolo

Intanto diciamo che la zia a cui ci riferiamo non è quel vezzeggiativo con cui qualcuno si autoappella chiamando il suo cane (bello di zia, come anche bello della tua mamma) che al cane poi non fa tanto bene. La zia a cui ci riferiamo è un termine tecnico mutuato dall'etologia e si riferisce, negli animali sociali che condividono l'allevamento dei cuccioli, a quelle femmine giovani e gregarie che aiutano appunto la mamma in questo delicato compito.

Nello specifico del lupo, animale con forte socialità da cui il cane trae origine, sono le femmine giovani, generalmente le figlie dell'anno o dei due anni precedenti; il branco del lupo è soprattutto un nucleo familiare in cui c'è la coppia riproduttrice e i giovani degli anni immediatamente precedenti che poi andranno in dispersione a fondare nuovi branchi. L'aiuto avviene attraverso la cura dei cuccioli, la sorveglianza, il gioco ma anche, in molti casi, nell'allattamento attivo. E a questo proposito è interessante notare come, probabilmente, quella impropriamente chiamata gravidanza isterica, più correttamente pseudogravidanza, nel cane è un retaggio di questa situazione. In pseudogravidanza è possibile avere lattazione e, sicuramente, si ha propensione all'attenzione per eventuali cuccioli. Aggiungendo a ciò che nel lupo, come anche nelle collettività canine, i calori sono sincronizzati, è facile tirare due somme.
Nel lupo, nel momento della cucciolata, il branco si ferma e ruota intorno la tana poi, a cuccioli mobili, in quelli che vengono definiti punti di rendez-vous.
Nel cane le cose sono un po' diverse. Il cane è geneticamente una sottospecie domesticata del lupo ma non è più il lupo. E' quello specialista, bravissimo ad adiuvare l'uomo nei compiti specifici alla razza di appartenenza, ma con le "idee abbastanza confuse" per quel che riguarda il retaggio selvatico. E' un eterno cucciolone e mettiamoci anche che è un caleidoscopio di razze. La pressione selettiva della domesticazione ha fatto sì che possiamo passare, rimanendo nella stessa specie, per soggetti grandemente differenti (ad es. un Chihuahua ed un San Bernardo). E se le caratteristiche morfologiche sono così enormemente variabili, quelle comportamentali, ritagliate sulla specializzazione selettiva, forse lo sono anche di più. Ma qualcosa questo animale, un po' "confuso" dalla domesticazione e dall'interdipendenza simbiotica coll'uomo, ancora la ricorda!
Così, se nel selvatico la presenza delle zie e del resto del branco riveste un ruolo importantissimo nella crescita dei nuovi nati, perché ciò dovrebbe non essere importante, comunque nel cane? Magari in allevamento, magari in quelle razze molto sociali quali il Siberian Husky?
La funzione di zia ha tre principali aspetti: nell'aiuto reale all'accudimento della prole, nell'apprendimento delle giovani femmine ai compiti di future mamme, nella socializzazione dei cuccioli con adulti che non siano la madre. In allevamento il compito di zia con altre femmine può, e secondo noi deve, essere guidato dall'uomo. Tralasciando l'aspetto lattazione che in contesto antropico poco è importante, ma senz'altro possibile, ricordiamo un racconto di Filippo Cattaneo nel suo libro più conosciuto, che narra come una femmina giovane sostituì nella lattazione la madre purtroppo venuta a mancare, gli aspetti di apprendimento e socializzazione rivestono un ruolo importantissimo. Così, avute le dovute attenzioni, nelle razze idonee è bene far interagire i cuccioli con altre femmine del branco, ne scaturirà un vantaggio reciproco, femmine e cuccioli, e magari la mamma verrà un pochino alleggerita nei suoi compiti. Personalmente preferiamo inserire le adulte quando i piccoli iniziano a sgambettare e ad uscire dalla "tana". Così come, anche se nessuna femmina a tutt'oggi ha avuto comportamenti anomali, preferiamo supervisionare quest'aspetto. Generalmente le femmine si limitano al gioco, più raramente puliscono i cuccioli. Sicuramente i piccoli acquistano in sicurezza, ed è evidente all'osservazione, sicuramente le giovani femmine al loro primo parto avranno le idee un po' "più chiare". E sì, belli di zia!