Primavera, ci può essere il rischio della processionaria. Stadio larvale di una farfalla, si presenta come bruco peloso che si muove in fila indiana, e da qui il suo nome. Fa nidi in estate sui pini e, più raramente, su altre conifere ed esiste anche quella delle querce. Il nido, pieno di bruchi (anche qualche centinaio), si presenta in forma sferica, anche di buone dimensioni, nella parte apicale delle piante, dall'aspetto di una "palla di peluria". Superato l'inverno, con la stagione calda, le larve che si sono nutrite dei giovani aghi della pianta, scendono lungo i tronchi e continuano sul terreno in processione per poi interrarsi e passare allo stadio successivo di sviluppo che le porterà a divenire farfalle. Il problema è che la peluria della processionaria è fortemente urticante. È sicuramente un rischio, anche molto importante, per il cane, può essere un rischio anche per noi. Attenzione, anche la "peluria" dei nidi è urticante e può divenire pericolosa se portata dal vento. Quindi non cerchiamo di distruggerli se li vediamo ma chiamiamo le autorità. I nidi delle processionarie, per legge, vengono rimossi.

Fila di processionarie del pino
Angelo Rosina, CC BY-SA 3.0 - wikimedia commons - processionaria

Il cane, lo conosciamo, annusa tutto, lecca, si mette un bocca quello che capita; i cuccioli ancora peggio. È quindi ovvio il rischio. Se il cane entra in contatto con questo bruco, la prima cosa che vedremo sarà una forte salivazione ed un "masticare a vuoto". Il problema peggiora e la zona della bocca, lingua per prima, si gonfia. Se la reazione è massiva c'è rischio di soffocamento. Frequentissimi sono fenomeni necrotici a carico delle zone interessate. Nei casi peggiori può esserci un coinvolgimento sistemico con malessere generalizzato. Quindi se l'intervento del veterinario deve essere immediato, noi, oltre a tenerci lontani col cane se vediamo bruchi o nidi sugli alberi, dobbiamo, una volta immediatamente controllato in caso di forte salivazione, come primo intervento cercare di sciacquare la bocca dell'animale, se possibile con acqua e bicarbonato. Ci si può aiutare con una siringa senza ago. Un lavaggio continuo e non violento che servirà ad allontanare quanto più possibile pelurie e tossina. Se si ha modo ed esperienza, si può anche somministrare del cortisone, una fiala del dosaggio giusto per il peso del cane non è male averla con se nella stagione calda... e correre al primo ambulatorio.

Nido di processionaria
Xevi V - flick  CC BY-NC-SA 2.0 - nido di processionaria

Varianti dialettali con cui è chiamata la processionaria (fonte wikipedia):

dialetto camuno: gàtola
dialetto varesotto: malmignatta
dialetto cremonese: gatamògna
dialetto piacentino: bigàta, gata
dialetto pietralunghese: bruga
dialetto reggino: camba
dialetto toscano: brucione, gatta pelosa, bruca, brucio
dialetto veneto: gata peòsa, ruga, munina
dialetto romagnolo: ruga
dialetto storese: barböi
dialetto sardo: brucu de s'opinu
dialetto siciliano: campa
dialetto friulano: ruie
dialetto marchigiano: vareca, gattamoscia
dialetto frusinate: maria pùlosa
dialetto piemontese: gata
dialetto romanesco: maria pelosa
dialetto maceratese: verta
dialetto viterbese: pelosa, maria pelosa

 

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