Colori indianiOhCumGaChe in lingua Cheyenne significa "Piccolo Lupo". Essendo da sempre interessati alla cultura dei nativi americani ed alla storia del genocidio verso di loro perpetrato, il passo è stato breve.

Inoltre i Siberian Husky sono "piccoli lupi", almeno nell'immaginario collettivo.

In realtà quando abbiamo dovuto scegliere il nome per l'affisso del nostro allevamento ci è parso, anche se men che modesto e poco più di un gioco, un giusto tributo al popolo nord americano l'usare un nome indigeno, per noi che abbiamo deciso di allevare una razza selezionata in tempi moderni dagli statunitensi.

 

Costretti in riserva a morire lenti,
Io sono il Lupo, ho dipinti sulla faccia
i colori di guerra,
ho indossato i colori della mia morte.

Maurizio Guiducci

Oh Cum Che - Piccolo Lupo

OhCumGaChe fu uno dei guerrieri che partecipò alla battaglia di Little Big Horne. La battaglia che segnò la più sonora sconfitta nelle guerre indiane per l'esercito USA guidato da un arrogante Custer. Il bagliore prima della fine: pochi anni dopo (1890, poco più di un secolo fa) si compiva l'ultimo e definitivo massacro indiano a Wounded Knee.

PICCOLO LUPO E COLTELLO SPUNTATO

Piccolo Lupo e Coltello Spuntato

Affamati dal governo USA e ridotti allo stremo decisero di fuggire per andare verso Nord. Inseguiti dall'esercito, con donne e bambini e provati, dopo una discussione decisero di dividersi. Coltello Spuntato e chi lo volle seguire tornò indietro, Piccolo Lupo continuò la sua strada.

Coltello Spuntato si consegnò ai soldati che sequestrarono le armi ed ammassarono gli Cheyenne in baracche a Fort Robinson. Qui i nativi americani furono tenuti isolati ed affamati tanto che alla fine, quando per convincerli a tornare nella loro riserva, l'esercitò li privò del tutto di cibo, acqua e legna da ardere per cinque giorni, gl'indiani in un disperato tentativo cercarono la fuga; fu un massacro.

Intanto Piccolo Lupo, braccato e decimato nella sua gente scappò verso Nord dove fu poi "lasciato" vivere in quelle riserve.

Io non vi sarò.
Io mi alzerò e passerò.
Seppellite il mio cuore a Wounded Knee.

Stephen Vincent Benét

Pittogramma

LE PAROLE DI:

Piccolo Lupo

"Siamo stati al Sud e abbiamo sofferto assai laggiù. Molti sono morti di malattie di cui non conosciamo neanche il nome. I nostri cuori cercavano e desideravano il paese dove siamo nati. Siamo rimasti in pochi e volevamo solo un po' di terra dove poter vivere. Abbiamo abbandonato le tende dove ci trovavamo e siamo fuggiti di notte. I soldati a cavallo ci hanno inseguiti. Sono andato incontro a loro e gli ho detto che non volevamo combattere; volevamo solo andare al Nord e se essi ci avessero lasciati in pace non avremmo ucciso nessuno. L'unica risposta che abbiamo ricevuto è stata una scarica di fucileria. Dopo di che abbiamo dovuto combattere lungo il cammino, ma non abbiamo ucciso nessuno che non ci avesse sparato per primo. Mio fratello, Tahmelapashme (Coltello Spuntato), ha preso metà della banda e si è arreso vicino a Fort Robinson... Hanno consegnato le armi: i bianchi li hanno uccisi tutti."

Coltello Spuntato

"Tutto ciò che vi chiediamo è di permetterci di vivere e vivere in pace... Ci siamo sottomessi al volere del Grande Padre bianco e siamo andati a Sud. Là ci siamo resi conto che un Cheyenne non può vivere in quella terra. Allora siamo tornati nel nostro territorio. Abbiamo deciso che è meglio morire in combattimento che per malattie... Voi potete uccidermi anche ora; ma non potete farmi tornare laggiù. Non ci andremo. L'unico modo per portarci ancora là è di venire con i bastoni, spaccarci la testa, trascinarci via e trasportarci laggiù morti"

Disegno dell'illustratore Frederic Remington, usato sul disco di De André - L'indiano

Si son presi
i nostri cuori
sotto una coperta scura

Fabrizio De André

IL DESTINO MANIFESTO

Quanto segue è la dichiarazione della Big Horne Association, associazione privata con mire minerarie sui territori indiani. Il "destino manifesto" fu comunque la principale scusante per cambiare trattati, spostare intere tribù, ridisegnare i "territori indiani". Il tutto dal governo USA, ovviamente.

"Le ricche e belle vallate del Wyoming sono destinate ad essere occupate e a servire al sostentamento della razza anglosassone. Le ricchezze che da tempi immemorabili giacciono nascoste sotto le cime coperte di neve delle nostre montagne sono state poste lì dalla Provvidenza per ricompensare gli spiriti coraggiosi la cui sorte è quella di comporre l'avanguardia della civiltà. Gli indiani devono tenersi in disparte o essere sommersi dalla marea di emigranti che continua ad avanzare e ad aumentare. Il destino degli aborigeni è scritto in modo inequivocabile. Lo stesso inscrutabile Arbitro che decise la caduta di Roma ha pronunciato la sentenza di estinzione sugli uomini rossi d'America." (USA 1870)

 

Oggi vi proponiamo...

  • Una regola? Non l'infrango ma l'aggiro

    ...ovvero: Siberian Husky In termini generali, e non parlando solo di cani, una regola si rispetta, o si infrange, oppure si aggira. La prima cosa può significare condividere la regola o temere una punizione alla sua infrazione. La seconda il non aver capito la regola, o se, avendola capita, decidere di non rispettarla (o rifiutare di rispettare qualsiasi regola) andando incontro alle conseguenze della sua infrazione. La terza è la via più complessa logicamente che cerca una terza soluzione che consenta di non infrangere la regola ma comunque di arrivare a ciò che quella regola, nelle intenzioni di chi l'ha fissata, voleva impedire.

    Leggi tutto …

 

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