Abbiamo il nostro compagno peloso, l'imbrago nuovo di fabbrica; ed ora? Qualche consiglio utile su di un argomento banale che, la prima volta, banale non è...

Per prima cosa per lavorare col nostro Siberian, anche semplicemente nel dogtrekking, prendiamo imbraghi adatti, quelli per lo sleddog, e non le pettorine che troviamo nel negozio di animali sotto casa. Anzi, le pettorine le sconsigleremmo proprio per il lavoro. Sono inadatte (non abbastanza robuste e, soprattutto, non in grado di far lavorare correttamente il cane). Per la passeggiata esistono varie scuole di pensiero. Ad esperienza personale abbiamo visto che sia le pettorine sia il collare sono validi. Personalmente, preferiamo il collare.

Schema imbragatura da sleddog

Questo disegno schematico rappresenta un'imbragatura da sleddog vista da sopra e schiacciata. Gli spazi ai lati del collo sono per le zampe. La linea di traino va assicurata all'asola.

Mettendoci a cavallo del cane, tenendolo delicatamente fermo tra le nostre gambe, apriamo l'imbrago.

Imbragare un cane da slitta 01

Ricordiamoci sempre di essere molto tranquilli, delicati e lenti. Rassicurando il cane, carezzandolo e cercando di farlo sentire il meno possibile costretto.

Imbraghiamo un cane da slitta 02

Infiliamo quindi delicatamente l'imbrago nel collo dell'animale. E' facile riconoscere lo spazio per il collo; comunque è tondo e generalmente tutto imbottito.

Quindi, una per volta, inseriremo le zampe del cane negli spazi ai lati del collo. Questa è la manovra che le prime volte spesso innervosisce l'animale. Saremo molto pazienti ed attenti.

Imbraghiamo un cane da slitta 03

Giochiamo quindi, e rassicuriamo, l'animale. Sgridiamolo se cerca di mordere e di sfilarsi l'imbrago. Le prime volte teniamolo imbragato per poco tempo, coccolandolo. Se il cane si dovesse mostrare estremamente nervoso, desistiamo. Giochiamo con lui, facciamogli annusare l'imbrago, magari infiliamo solo la testa e poi sfiliamolo e, soprattutto non insistiamo. Riproveremo nei giorni successivi. Un po' di polso, misto a tranquillità. Dovremo essere sempre dei riferimenti rassicuranti.

Oggi vi proponiamo...

  • Che cos'è un pedigree

    Il pedigree (questo sconosciuto). Sì, vabbé, ma cos'è un pedigree? Intanto cominciamo col dire quel che non è: non è certo un documento aristocratico che indica l'alto lignaggio e l'esclusività del cane. Insomma, il pedigree non è l'attestazione del quarto di nobiltà magari da esibire in società come un gallinaccio. È un documento tecnico. Il certificato genealogico, si chiama anche così, come prima cosa ci indica appunto la genealogia del cane (i suoi antenati) oltre ai suoi dati identificativi (tra cui il microchip, la data di nascita, il proprietario, l'allevatore), i controlli fatti (ma questo sarebbe migliorabile) e gli eventuali risultati degli ascendenti nelle valutazioni tecniche, l'appartenenza alla sua razza. Dal pedigree è possibile capire se c'è un lavoro ragionato dietro al cucciolo, un'idea di massima sul livello di consanguineità, se si tratta di accoppiamenti a caso o no. Il pedigree di per se non può però promettere un cane in assoluto corretto (quello è legato appunto al "lavoro" che c'è dietro) e chi lo dice forse racconta balle. Questo certificato, soprattutto, attesta, ed è l'unico valido, che l'animale è appartenente a quella razza. Un cane, anche se...

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